NOT SPECIAL NEEDS JUST HUMAN NEEDS.

Non bisogni speciali, solo bisogni “umani”.

E’ questo il motto della campagna di CoorDown Onlus – Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down, in occasione della Giornata Mondiale della sindrome di Down. 

Ricevere un’istruzione adeguata, trovare un lavoro, andare a vivere da soli. Ma anche uscire con gli amici, praticare sport, avere una relazione sentimentale, esercitare pienamente i propri diritti di cittadino. Aspetti importanti della vita di ciascuno di noi e bisogni che a nessuno verrebbe in mente di definire speciali.

Eppure è proprio questo il modo in cui spesso vengono etichettati i bisogni quando si riferiscono alle persone con sindrome di Down.

Ma a ben guardare le persone con sindrome di Down hanno le stesse esigenze di chiunque altro: studiare, lavorare, avere delle opportunità, far sentire la propria voce ed essere ascoltati, anche se per farlo hanno bisogno di assistenza per

L’espressione “bisogni speciali” è un eufemismo molto diffuso per parlare delle persone con disabilità e delle loro necessità. Certo, possono aver bisogno di un sostegno – che qualche volta significa assistenza vera e propria – ma questo non cambia la natura di quelle esigenze, cioè non rende “speciali” dei bisogni semplicemente umani. Una persona, per esempio, che necessita di aiuto nel parlare, nello scrivere o nell’essere capita ha la stessa esigenza di tutti noi, cioè quella di comunicare. La sola cosa differente è il grado di assistenza o il modo per soddisfare quel bisogno, non il bisogno stesso

La giornata è dedicata proprio al tema della piena inclusione e della partecipazione diretta e consapevole delle persone con sindrome di Down alla vita sociale e politica della propria comunità, attraverso una campagna di sensibilizzazione internazionale.

Nell’anno 2017 la campagna è stata promossa in collaborazione con l’agenzia pubblicitaria Publicis New York che ha realizzato questo video:

Meraviglioso vero?

Il breve film “Not Special Needs” è diretto da Wayne McClammy e vede la partecipazione di Lauren Potter, l’attrice ventisettenne con sindrome di Down che ha interpretato, fra gli altri, il ruolo di Becky Jackson in “Glee”, la fortunata serie musicale trasmessa per sei stagioni da Fox e della star newyorkese John McGinley, noto soprattutto per il ruolo del dottor Perry Cox nella serie televisiva “Scrubs – Medici ai primi ferri”.

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