La disgrafia è un Disturbo Specifico dell’Apprendimento che riguarda il tratto grafico e diversi deficit di tipo motorio. 

Cosa contraddistingue la disgrafia e come si differenzia dalla disortografia? Quali sono i sintomi e le difficoltà di un bambino disgrafico? Vediamolo insieme.

Importante: le informazioni contenute in questo articolo non sono fornite a scopo medico ma a solo scopo illustrativo e informativo. Rivolgetevi sempre a medici specializzati per diagnosi e terapie specifiche per il vostro bambino.

Cos’è la Disgrafia

La disgrafia fa parte dei DSA, ovvero i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, ed interessa la scrittura di parole e numeri con l’uso del segno grafico che può essere compromesso in modo lieve, medio o grave. La grafia risulta quindi disordinata, difficilmente leggibile e poco chiara.

(Da: https://www.fatebenefratelli.it/blog/disgrafia-cose-difficolta-incidenza-come-riconoscerla) 

disgrafia cosa èLa disgrafia è un disturbo non verbale che riguarda l’abilità della scrittura e coinvolge i processi della mera realizzazione grafica, è legata quindi a un deficit di natura motoria. Si differenzia pertanto dalla disortografia un disturbo specifico dell’apprendimento che coinvolge invece anche una componente linguistica, fonetica. 

Scrivere, che fatica!

Il processo di scrittura coinvolge diverse abilità, come:

  • la coordinazione occhio-mano
  • rapidità motoria
  • le abilità motorie (come il movimento della mano quando si scrive)
  • capacità visuospaziali

Non si tratta quindi di una semplice difficoltà nello scrivere in modo ordinato. In un bambino disgrafico le abilità necessarie per la scrittura sono mancanti o carenti causando difficoltà nell’apprendimento della scrittura. 

Caratteristiche principali della disgrafia

La disgrafia coinvolge in particolare tre aspetti della scrittura:

  • dimensione dei caratteri
  • distanza tra le lettere/numeri
  • ortografia (uso corretto della grammatica, impiego corretto dei segni di interpunzione, etc.) 

Bambini e ragazzi disgrafici producono solitamente testi poco leggibili, persino per loro stessi. Le parole sono disallineate rispetto alle righe e le lettere sono di diverse grandezze.

esempio-di-disgrafia

Alcuni campanelli d’allarme:

  • mancato rispetto delle linee e dei margini (alterazione della distribuzione spaziale del foglio)
  • parole e righe fluttuanti
  • lettere e parole disallineate
  • lettere di dimensioni differenti
  • eccessiva pressione sul foglio
  • scatti, interruzioni nel tratto, variabilità della distanza delle parole
  • variabilità dei grafemi, ricalco o sovrapposizioni parziali delle lettere
  • impugnatura scorretta della penna

È importante sempre ricordare che una “brutta grafia” non è sintomo diretto della presenza di disgrafia. La diagnosi della presenza di un disturbo specifico dell’apprendimento deve essere fatta nell’ambito di una valutazione psicodiagnostica completa. 

Se si sospetta tale disturbo è necessario sottoporre il bambino ad una apposita visita neuropsichiatrica; in caso di accertamento della disgrafia verrà rilasciata dal medico una certificazione che consentirà alla scuola la redazione del PDP cioè il Percorso Didattico Personalizzato che accompagnerà l’alunno nel corso della sua vita scolastica.

Aiuti in caso di disgrafia

Nel documento PDP verranno scritte tutte le misure dispensative e compensative che spettano all’alunno in relazione alla difficolta e alla gravità del disturbo.

Ad esempio:

  • esenzione dalla copiatura alla lavagna;
  • esenzione dalla scrittura in corsivo;
  • utilizzo di personal computer o tablet per la scrittura in classe.

Supporti e ausili dedicati alla disgrafia

Impugnature e supporti alla scrittura

Nei bambini e ragazzi con disgrafia l’impugnatura della matita e della penna è spesso scorretta. Proprio per questo già da anni sono presenti sul mercato internazionale, e ora anche italiano, piccoli ausili che aiutano il bambino a tenere meglio la matita in mano. Parliamo delle impugnature e dei supporti alla scrittura per penne, matite e pennarelli.

Quadernoni per disgrafia

Il bambino disgrafico non rispetta i margini del foglio e lascia spazi irregolari tra i grafemi e tra le parole. Per questo può essere utile utilizzare dei quadernoni fatti apposta per migliorare l’ordine e l’organizzazione degli spazi. I quadernoni a margini differenziati sono studiati appositamente per chi ha problemi di disgrafia o dislessia.
I margini differenziati a destra e sinistra e le righe evidenziate aiutano il bambino nella percezione degli spazi.

Su Orso Azzurro potete trovare anche i quaderni con margini differenziati nel formato quadrato, originali e pratici per portarli nello zaino.

quaderni disgrafia

Per maggiori informazioni o richieste scrivici a [email protected] o visita il sito Orso Azzurro Store.

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